L’allattamento del neonato è da sempre riconosciuto quale gesto bellissimo, naturale e spontaneo. Per le neo mamme, conoscere alcune posizioni e tecniche di allattamento può risultare utile, perché la vita di tutti i giorni necessita spesso di versatilità, soprattutto una volta che il bambino sarà più grande e si inizierà a portarlo fuori casa.
Primi consigli utili
- Prima di iniziare ad allattare avvicina tutto ciò che ti potrebbe servire: bevande, snack, telefono cellulare, telecomando, libri, riviste. Non dimenticarti di andare in bagno, potresti non poterti alzare per un po’ di tempo!
- Assicurati che il tuo bambino sia comodo. Qualsiasi posizione tu abbia assunto, il bambino deve essere stabile e sostenuto, con la testa, il collo e la schiena dritti.
- Fai in modo di sentirti anche tu rilassata e in una posizione comoda. In caso di necessità usa cuscini o asciugamani per sostenere schiena o braccia.
- Verifica che il tuo bambino si sia attaccato al seno in modo corretto. Un attacco adeguato è di vitale importanza per un allattamento al seno comodo.
- Se il bambino fa fatica ad attaccarsi o se l’allattamento ti provoca dolore chiedi aiuto a un consulente per l’allattamento o a uno specialista dell’allattamento al seno. Ti mostreranno anche come sorreggere il tuo bambino per rendere l’allattamento più comodo.
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I suggerimenti degli esperti sull’allattamento
La prima posizione che le neo mamme provano ad assumere è quella reclinata. Infatti, il bambino, dovrebbe dirigersi istintivamente ad un seno della mamma, sentendo il contatto con la pelle, il bambino prova ad attaccarsi per istinto. La posizione reclinata è utile per l’allattamento al seno di bambini di qualsiasi età, non soltanto neonati. Può risultare comoda soprattutto se il bambino ha difficoltà ad attaccarsi in altre posizioni, se non gradisce che gli si tocchi la testa durante la poppata, se la tua erogazione è particolarmente forte o se i tuoi seni sono piuttosto grandi.
La classica posizione è quella a culla. Questa viene in mente pensando all’allattamento al seno. Consiste nel sedersi dritte con il bambino posizionato di lato, la sua testa e il suo collo appoggiati lungo il tuo avambraccio e il suo corpo contro la tua pancia, in una posizione “pancia-verso-mamma”. Nonostante sia molto diffusa, questa posizione non è sempre facile da assumere con un neonato, perché non gli offre il supporto garantito da altre posizioni. Un cuscino posto dietro di te e un cuscino da allattamento sul tuo grembo che sostenga il tuo bambino o le tue braccia possono offrirti maggiore supporto ed evitarti di sforzare la schiena e le spalle. Se usi un cuscino da allattamento assicurati che non sollevi il bambino troppo in alto; il tuo seno deve rimanere nella naturale posizione a riposo per prevenire capezzoli dolenti e un attacco al seno in tensione.
La posizione sdraiata di lato è ideale per le poppate notturne e per l’allattamento a letto o sul divano; può inoltre risultare più comoda di una posizione da seduta in caso di taglio cesareo o punti di sutura.Tu e il tuo bambino dovete essere distesi sul fianco, uno accanto all’altra, pancia contro pancia.
Quando il bambino è attaccato in modo adeguato al seno si osserva che, dopo le prime suzioni più rapide, cambia il ritmo che diventa più lento e profondo in relazione all’aumentato flusso del latte.
Le guance del bambino si presentano piene, senza fossette, e si dovrebbe ascoltare il rumore delle deglutizioni, segno evidente che il bambino sta assumendo latte. Nei primi tempi le poppate possono anche durare più di mezz’ora, l’importante è osservare che il bambino sia attaccato correttamente e che sia attivo nella suzione.
La risoluzione dei principali problemi
Può però accadere che l’allattamento al seno diventi alquanto problematico per diverse ragioni. Non dovete perdervi d’animo, poiché in commercio esistono gli appositi tiralatte elettrici.
Tutti i tiralatte sono dotati di una coppa che va posizionata sul seno con un piccolo tubino che collega il capezzolo al contenitore. Nel caso di un tiralatte con attacco doppio ve ne saranno due, così da aiutarvi a estrarre contemporaneamente dai due seni. E’ un modo utile per dimezzare il tempo di estrazione del latte materno.
Il funzionamento avviene grazie a una fase di aspirazione e susseguente rilascio. Le donne usano il tiralatte per varie ragioni. Molte donne usano il tiralatte per continuare l’allattamento al seno anche quando ritornano al lavoro dopo l’assenza per maternità. Usano il tiralatte per estrarre il latte dal seno e usarlo successivamente per somministrarlo al bambino da parte di chi se ne prende cura. Un tiralatte può essere utilizzato anche per stimolare la produzione di latte per quelle donne che ne producono poco o quelle che non hanno ancora partorito.
Ad ogni modo, è importante sottolineare che la quantità di latte che una donna riesce ad estrarre non deve essere comparata a quanto latte un bambino riesce a bere; l’efficienza può variare di molto. Il tiralatte può essere usato per alleviare un ingorgo mammario, una condizione dolorosa che si verifica quando il seno si riempie di latte causando a volte l’impossibilità di allattare il bambini. I tiralatte possono essere utilizzati per facilitare lo svezzamento quando questo improvvisamente rifiuta di allattarsi.
Una madre può anche scegliere di utilizzare esclusivamente il tiralatte perché il bambino non riesce ad attaccarsi correttamente al seno oppure è sotto terapia ospedaliera o ancora vi sono degli impedimenti fisici. Nel caso in cui la madre necessita di assumere farmaci che possono passare nel latte materno e causare problemi al bambino, la madre può tirare il latte ed eliminarlo per mantenere attiva la produzione del latte durante il trattamento e riprendere con il normale allattamento al termine della terapia.
Tirare il latte può essere utile per continuare l’allattamento e gli ormoni associati per aiutare il recupero dalla gravidanza anche se il latte estratto non viene utilizzato. Quando i neonati non sono in grado di succhiare, le madri possono tirarsi il latte se desiderano di alimentarli col proprio latte. Latte da donatrice può essere disponibile tramite le banche del latte per i bambini che non possono avere il latte dalla propria madre. Estrarre il latte per donarlo può essere un ulteriore utilizzo del tiralatte.